Andare, dove.
Credere, pensare, supporre.
Convinzione, amor proprio, sicurezza.
Padroni di nulla, se non che di pochi attimi.
Momenti di presunzione dettati dall’orgoglio.
E poi, un castello di carte che cade in un battito d’ali.
La stessa fortezza che sapientemente abbiamo costruito lacrima dopo lacrima, ferita dopo ferita, dolore dopo dolore.
Pouf! Il maniero si sgretola e il cuore torna ad amare.
Sarà la strada giusta?
E chi mai potrà dirlo se non la vita stessa!
Non possiamo lesinarci di viverla appieno perché temiamo di soffrire.
Dobbiamo buttarci a capofitto, mettendo noi al primo posto certo, ma emozionandoci sempre come farebbe un bimbo dal cuore puro.
Omnia vincit amour et nos cedamus amori.
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